I fiori di casa escono
Spostare all’aperto i fiori di casa
Quest’anno le primavera sembra piuttosto tardiva, anche se siamo ormai a due terzi della stagione la variabilità del tempo e gli sbalzi di temperatura sembrano quelli più caratteristici di fine marzo. Assistiamo al variare delle aree di alta e bassa pressione atmosferica che portano alternativamente aria calda dall’Africa e ondate di aria più fredda dal nord est, soprattutto, con sbalzi nelle temperature massime anche di molti gradi.
Tutto questo non è salutare per le persone che, infatti, non riescono a togliersi raffreddori, mal di gola e tosse ma se noi possiamo lamentarci pur non potendo cambiare il tempo, ovviamente, non altrettanto possono le piante, se non mostrando segni di patimento che dovremmo essere capaci di interpretare.
In teoria maggio dovrebbe essere il mese ideale per cominciare a spostare sul balcone le piante fiorite che abbiamo in casa, L’aria meno viziata di quella dell’ambiente domestico e la luce solare, purché non diretta, unita all’umidità dell’aria esterna, fa bene alle piante che vegetano con maggiore vigore. Più favorite, ovviamente, sono le zone della Penisola in cui il clima è maggiormente temperato, con meno sbalzi e temperature superiori come le località marine, quelle di lago e del Sud Italia.
Il Nord risente ancora sensibilmente di sbalzi termici, solo alcuni giorni fa su alcune località alpine e dell’appennino è ancora nevicato. Per questo motivo, laddove esistono ancora questi sbalzi termici, per non danneggiare i germogli, è bene far prendere alle piante luce solare e aria pulita durante il giorno ma ancora ritirarle alla sera.
Dove mettere in esterno i fiori di casa
Molte piante che abbiamo in casa, ad esempio la Dieffenbachia, i Ficus, la Kenta, le felci, lo spatifilio e molte altre, beneficiano parecchio dell’umidità serale ma vanno spostate all’esterno in posizione riparata, soprattutto dal vento ma anche di una luce solare troppo diretta, al riparo comunque di correnti d’aria che potrebbero esporre le piante a sbalzi di temperatura, almeno nel primo periodo all’esterno, poi, con il progredire della stagione, si potranno anche avere meno precauzioni. In ogni caso le piante richiedono alcune attenzioni specifiche.
Acqua e umidità sono importanti
E’ buona cosa posizionare le piante raggruppate in ampi sottovasi con un abbondante strato di Argilla espansa che ha il pregio di mantenere l’umidità che serve alle piante ma con l’accortezza che non vi sia eccesso d’acqua in quanto questa potrebbe portare danni alle radici e lo sviluppo di micro funghi e muffe che danneggerebbero le tue piante. La maggior parte delle persone innaffiano le proprie piante con l’acqua appena attinta dal rubinetto ma questa non è la cosa migliore per le piante.
La differenza di temperatura tra quella dell’acqua e quella ambientale può provocare uno shock termico alle piante e danneggiarle; meglio lasciare decantare a temperatura ambiente l’acqua prima di utilizzarla per l’innaffiatura; questa va fatta in quantità tale da mantenere umido il terreno per facilitare la sintesi clorofilliana ma attenzione a non tenere il terreno troppo bagnato che può provocare danni alla pianta e sviluppo di muffe. Con il progredire della stagione e l’innalzamento delle temperature potrebbe rendersi necessario innaffiare anche con maggior frequenza, sempre controllando l’umidità del terreno.
Anche le piante grasse possono cominciare ad uscire da casa, mantenendole temporaneamente in posizione ombreggiata per poi gradualmente esporle alla luce diretta. Attenzione al contenitore di queste piante: se noti che le radici fuoriescono dal foro inferiore, è bene rinvasarle. Si possono usare concimi specifici per piante grasse al fine di favorirne la fioritura. Infine, in generale, attenzione a parassiti e funghi che si possono facilmente presentare e danneggiare le piante. In particolare nelle giornate particolarmente secche il pericolo è l’arrivo di acari. E’ bene spruzzare acqua sull’apparato fogliare con un nebulizzatore.